Anch’io ho firmato, ho firmato l’appello bilingue lanciato da Libertà e Giustizia e sono disponibile a firmare tutto. prima se ne va e meglio sarà per tutti. Ma temo che Berlusconi non si dimetterà mai! Che vergogna! Io non l’ho mai votato, né accettato e me ne sono spesso vergognato. Ma quelli che l’hanno votato in buona fede … cosa pensavano? Cosa speravano? E ora? Cominceranno a capire di essere stati ingannati per anni e contrariamente alle ammiccanti suggestioni emanate da sorridenti promesse di risolvere tutto senza politica si saranno accorti che il suo disegno era di impadronirsi della politica? E avranno capito che dalla politica non bisogna allontanarsi mai? Certo, c’è politica e politica, ma alla politica bisogna stare vicino, impegnarsi a fondo, non fidarsi delle sole parole, esaminare fino in fondo scelte e comportamenti. Questo farabutto deve essere mandato a casa al più presto. Come fare?
Serve che ciascuno faccia la sua parte, anzitutto quando si andrà a votare, ma serve prima ancora un soprassalto di onestà intellettuale da parte dei Parlamentari. Di tutti, indipendentemente dall’appartenenza alla maggioranza o all’opposizione, come semplici donne e semplici uomini, semplicemente rivestiti dell’onore di essere cittadini italiani. A loro il popolo italiano e la storia chiederanno conto. Per loro, eletti perché nominati dai capi dei partiti, in ragione di una legge elettorale scellerata, si prospetta una formidabile occasione di riscatto. In tutti loro si faccia strada la convinzione che tocca a loro decidere con il massimo del senso di responsabilità, se vogliono liberare finalmente l’Italia da questo incantatore di esseri umani o se vogliono tenerla incatenata ancora a lungo, lasciando che venga definitivamente rappresentata come lo zimbello del mondo. Lo svelamento di un retrobottega tanto ignobile e pericoloso per l’intero Paese interpella tutti, ma i primi a dover reagire con onore di donne e di uomini sono coloro che si compiacciono di essere chiamati onorevoli, lo siano fino in fondo – indipendentemente dalla parte politica che li ha portati a rappresentarci al massimo livello. Si ricordino che non sono sottoposti ad alcun vincolo di mandato, non temano di tradire alcunché e non si rifugino con falsa ingenuità dietro l’affermazione che la sovranità appartiene al popolo, perché la frase dell’articolo 1 della Costituzione continua dicendo che essa sovranità il popolo la esercita nelle forme previste dalla Costituzione: in primo luogo, cioè, da loro: deputati e senatori. Non hanno bisogno di dare la vita. Altri l’hanno data una settantina di anni fa per far sì che loro potessero godere del privilegio e della responsabilità di decidere in nome del popolo italiano. Ne siano degni! A loro basta un voto che dica con chiarezza BASTA a questo disonore!